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   La Deportazione vogherese

GIOVANNI MERCURIO

Nato a Udine il 26 marzo 1916, muore ad Amstetten
il 22 aprile 1945.
Cattolico, laureato in medicina, aderente alla F.U.C.I., lavora
all’ospedale neuropsichiatrico di Voghera nel 1942.
Ufficiale nei Balcani, dopo l'8 settembre ’43 entra nel movimento
partigiano
nelle formazioni pavesi di “Giustizia e Libertà” con il
nome di "Mirko", è in contatto con i resistenti cattolici a Milano,
in particolare con Mattei e Marazza.

Nel marzo ’44 una disposizione rende obbligatoria l’adesione alla
RSI da parte dei dipendenti dell’ospedale. Mercurio, prima si
reca in Valtellina, con l’intenzione di passare in Svizzera; poi
ritorna nella zona di Romagnese e Zavattarello con il compito di
tenere i collegamenti con la pianura.
In base alla relazione sulla sua attività svolta nella Resistenza,
redatta dal comandante della Divisione "Masia", Giovanni Antoninetti, avrebbe inizialmente
preso contatto con un gruppo di ex-ufficiali, legati a Ferruccio Parri, al comando del colonnello
De Scalzi, dovevano svolgere attività antifascista. Risulta aver partecipato a numerosi atti
di sabotaggio
.

Il 6 luglio ’44 viene arrestato nei pressi di Varzi, accusato di aver curato partigiani.
E’ incarcerato a Voghera. Bianca Ceva, detenuta nel castello di Voghera, si riferisce
probabilmente a lui quando scrive:

" 7 luglio ’44. Ieri, attraverso le inferriate della finestra del corridoio ho scorto giù nel
cortile interno del carcere un giovane dall’aspetto riservato e dignitoso. Passeggiava lento
su e giù nel cortile insieme con un detenuto più anziano di lui, mentre gli altri a gruppi
sparsi se ne stavano chiacchierando e fumando all’ombra dell’alto muro. Ho chiesto chi
era quel giovane, ed ho saputo che è un medico di qui, figlio unico di povera gente.
E’ accusato di aver aiutato i partigiani sui monti e di aver preso parte attiva alla lotta
clandestina. E’ in mano alle SS tedesche"
.

Il 26 settembre alcuni compagni delle formazioni gielline compiono un’irruzione nel carcere di
Voghera
per liberarlo, assieme ad altri detenuti politici, senza sapere che Mercurio non è più lì. Il 24 settembre è stato infatti probabilmente trasferito a Pavia.
Il 28 settembre è tradotto a San Vittore (matricola n. 3272, cella 66 del VI raggio) e poi, il
17 ottobre, a Bolzano.
Il 20 novembre è deportato a Mauthausen, dove gli viene assegnato il numero di
matricola 110329
.
Secondo la ricostruzione effettuata per gli "Elenchi nominativi delle domande accolte per gli
indennizzi"
, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, sarebbe stato trasferito a Linz e poi ad
Amstetten, dove muore il 22 aprile 1945.



 

Sulla figura di Giovanni Mercurio vi proponiamo inoltre un brano da “Il coraggio del No”
di Ugoberto Alfassio Grimaldi (ed. Amministrazione provinciale di Pavia 1976)

GIOVANNI MERCURIO "MIRKO" 297Kb
di Giovanni Antoninetti e Adriano Perotti

 

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