“NON PREOCCUPARTI, VADO IN GERMANIA A LAVORARE”
“Non preoccuparti, vado in Germania a lavorare”, aveva gridato Giuseppe Galbiati alla moglie Carlotta dal finestrino del treno che, dalla stazione di Bergamo, lo avrebbe portato al lager di Mauthausen. Su uno di quei vagoni piombati quel giorno, era il… continua »