Su questo numero di ANPInews (in allegato):

APPUNTAMENTI

► 8 MARZO, FESTA DELLA DONNA: il documento del Comitato Nazionale ANPI

► ”La democrazia italiana sfidata nel passato e nel presente”: un ciclo di incontri a Milano - con inizio il 6 marzo - organizzato dal Comitato Provinciale ANPI e dalla Casa della Cultura

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

► Governo e Parlamento intervengano con decisione sulle dimissioni in bianco, un sistema fondato sull’abuso e sul ricatto

In vista della ricorrenza dell’8 marzo, il Comitato Nazionale ha emesso un comunicato di particolare rilievo, con riferimento ai principali problemi che oggi riguardano la condizione della donna, soprattutto in un periodo di grave crisi economico-sociale e di degenerazione del costume. Desidero cogliere l’occasione per richiamare un problema particolare, ma non meno delicato e importante degli altri; quello delle dimissioni in bianco, che ovviamente può riguardare tutti i lavoratori, ma solitamente investe, con particolare frequenza e gravità, il genere femminile. Il sistema è noto: all’atto dell’assunzione, si “costringe” la lavoratrice a sottoscrivere un atto di dimissioni in bianco (senza data) (…)

► La prescrizione è sempre una sconfitta per lo Stato, che non ha reso tempestivamente giustizia. Comunque è sempre rinunciabile: chi è sicuro della sua innocenza non ha da fare altro che chiedere di essere giudicato

E così è stato dichiarato prescritto un ennesimo reato contestato all’ex Presidente del Consiglio Berlusconi, per il quale il Pubblico Ministro aveva chiesto la condanna a cinque anni di reclusione. Naturalmente, c’è chi gioisce, non si capisce davvero perché. Anzitutto, la prescrizione è sempre una sconfitta per lo Stato, che non ha reso tempestivamente giustizia. In linea di principio, c’è poco da essere soddisfatti quando essa si verifica; ma soprattutto lo si è – o lo si deve essere – ancora meno, quando si pensa che nel nostro Paese si prescrivono 493 procedimenti al giorno (nel 2011 si sono prescritti 180.000 reati!) (…)

► La legge di “semplificazione” – di per sé valida, in un Paese troppo burocratizzato – ha finito per investire anche la sicurezza del lavoro. Ancora una volta non si è riusciti a capire l’importanza della prevenzione

L’avrei giurato; ed anzi l’ho in un certo modo previsto, accennandolo in una di queste news, ma sperando che i miei timori non si verificassero. La legge di “semplificazione” – di per sé valida, in un Paese troppo burocratizzato – ha finito per investire anche la sicurezza del lavoro (v. art. 14 del decreto semplificazioni). Ci avevano già provato altri; ma adesso è diventata attuale. Ancora una volta non si è riusciti a capire l’importanza della prevenzione, così come non si è mai riusciti a comprendere la distinzione fra documenti burocratici e registri di fondamentale importanza (…)

► Chi ha scritto sui muri delle città “Caselli boia”, “Caselli infame” dovrebbe vergognarsi. Facciamo tutti attenzione: la violenza verbale non è meno pericolosa e dannosa della violenza concretamente attuata

Rientrato a Milano, un paio di sere fa, ho visto, su un muro di una via che viene dalla stazione, un paio di scritte (ma mi risulta che ce ne siano tante simili sia a Milano che a Torino e altrove) che mi hanno profondamente colpito: “Caselli infame”, “Caselli boia”. Chi le ha fatte (naturalmente anonimo) dovrebbe davvero vergognarsi (…) In quello scritto, negli attacchi a un Magistrato che fa il suo dovere, negli atteggiamenti e comportamenti minacciosi, c’è una carica di violenza che impressiona. Quella violenza, già denunciata su queste colonne anche in altre occasioni, come protagonista di una fase difficilissima della vita del nostro Paese, indipendentemente dalle ragioni, dai punti di partenza, dagli obiettivi, veri o falsi che siano (…)