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   «Resistenza» e «Memoria» a "Fumetti"


Uno degli «obbiettivi» che
l’ANPI si è "assegnata" è,
senza dubbio, quello di
mantenere "vivo" il
ricordo degli avvenimenti

Resistenziali, testimoniare
la tragicità e l’orrore della

Guerra e della Shoah
.
Inoltre, compito specifico
dell’Associazione
Nazionale Partigiani
d’Italia
è quello di
trasmettere i valori insiti
nella
Lotta di Liberazione
,
poi trascritti nella
Carta Costituzionale
.
Certamente la trasmissione
di questo inestimabile
"bagaglio di fatti, idee,
principi"
ai giovani, alle
nuove generazioni diventa,
con il passare del tempo
sempre più ostico e
difficile
.
Le "cause" sono molteplici.
Da un naturale fattore
"temporale", ai cambiamenti (e dunque alle relative percezioni) nei campi sociali e culturali,
passando per le scarse ed incomplete attenzioni (infarcite a volte da parziali letture) che i
percorsi scolastici rivolgono allo studio storia contemporanea.
Questi fattori ci impongono di modificare, o meglio, di avvalerci ed utilizzare mezzi comunicativi
nuovi e diversi, anche alternativi, con cui entrare in sintonia con i nostri figli e nipoti, facendoli
appassionare a quelle vicende "tanto lontane", ma ancora così importanti e basilari per una
crescita formativa, per il cammino che da
ragazzi li porti a diventare uomini
.
Per questo ci è sembrato naturale rivolgere lo sguardo alla produzione "Fumettistica",
così diretta, immediata e coivolgente, che ha trattato ed affrontato i temi della Resistenza,
della Guerra e dell’Olocausto.
Lungi dall’ essere esaustivo, il nostro breve viaggio nel Mondo disegnato, vuole cogliere quelle
esperienze che hanno saputo arrivare all’essenza di temi trattati grazie ad un breve tratto di
disegno, appunto ad un fumetto.
Per finire è bene ricordare come sia iniquo e sbagliato qualificare, collocare e catalogare
il «Fumetto» come manifestazione di un sottogenere espressivo.
Anzi, si può tranquillamente considerare alcuni di questi "lavori", come delle vere e proprie
opere di elevato valore artistico e culturale. Gianni Rodari sosteneva come i fumetti
potessero essere, realizzati in forme, contenuti e con spirito adeguato, un modo per
raccontare, per fare cultura, e non si deve dimenticare che Elio Vittorini, nella seconda metà
degli anni ’40, inserì i "comics" nella rivista culturale e politica "Il Politecnico" (da lui fondata),
riconoscendo al "mondo a quadretti" dei fumetti sia la grande capacità di comunicazione
trasversale
, sia il ruolo sociale di mezzo di divulgazione letteraria.

 

   "I Fumetti"

Ci coglie subito l’obbligo di segnalare una
pubblicazione del 2009 che ha ripercorso la
narrazione fumettistica italiana dedicata alla
Resistenza ed ai suoi protagonisti. Questo
importante lavoro, dal titolo "Per la Libertà,
La Resistenza nel fumetto"
(Settegiorni
editore
) è opera di Pier Luigi Gaspa e
Luciano Niccolai ed in esso vengono ricordati
i grandi nomi del fumetto italiano che si sono
cimentati su questa tematica, da Guido
Crepax, Hugo Pratt, Sergio Staino
, ad
Alfredo Castelli, Mario Uggeri, Mino Milani,
per finire con Ferdinando Tacconi e Giorgio Trevisan. Noi dell’ANPI Voghera, più modestamento, ci soffermeremo, in maniera sintetica su
questi veri e propri "capolavori", non disdegnando anche una "capatina" alle "art graphic" estere
che hanno trattegiato gli episodi dell’Olocausto. Ma basta con le chiacchere, è ora di vedere
"strisce" e disegni.



MEMORIA E MEMORIE

RESISTENZA

GUERRA ED ALTRO

 

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